Museo Ridola e Ipogei di Palazzo Lanfranchi
La grande mostra internazionale è la prima indagine sull’arte e le pratiche di scavo che danno luogo ad architetture, civiltà e paesaggi rupestri attraverso i secoli. Rilegge da una prospettiva contemporanea la cultura dell’arte ipogea dal primo uso di cavità naturali e le incisioni sulla roccia alla realizzazione di grotte, abitazioni, monumenti, canali, città e paesaggi basati sullo scavo. L’arco temporale spazia dal Paleolitico al presente, esplorando anche le più innovative direzioni future.
La mostra ha la finalità di comunicare al grande pubblico attraverso un percorso coinvolgente e sensoriale in ambienti ipogei appositamente allestiti. Lo scopo è suscitare emozioni e proporre interrogativi. Perché fu fatto il primo scavo? Iniziazione, sessualità, rito: quale rapporto hanno con il mondo sotterraneo? Sono attuali l’arte e il pensiero delle caverne? Quale è stato il primo tempio? Conosciamo dalle immagini rupestri come nella preistoria sono stati inventati gli sci, la ruota, gli occhiali da sole? Pieno e vuoto; terra e acqua; oscurità e luce; silenzio e suoni: impariamo tutto questo dalle caverne? Che rapporto c’è tra un pozzo e una torre? Ritroviamo i simboli, i cibi e l’arte della preistoria in miti, religioni, cucina e realtà contemporanee? Le incisioni di Nazca, gli enigmatici tumuli e monumenti del deserto a “buco di serratura” hanno una spiegazione nel mondo rupestre? Da quando rappresentiamo icone e cerchiamo connessioni? Viene prima l’architettura scavata o quella costruita? Le forma del pane e un cucù ci parlano dell’origine del cosmo? Quale è la città più antica del mondo? Dove è la più grande architettura rupestre? La convenzione UNESCO sul Patrimonio è nata per la salvaguardia di un complesso rupestre? Il patrimonio rupestre è un modello per la bio architettura e la città sostenibile del futuro? Quale è una città resiliente? Possiamo ripensare Petra e altre città considerate luoghi archeologici sulla base dell’esperienza di Matera? Con quali conoscenze e tecniche affronteremo la vita nei pianeti estremi? L’esibizione permette al visitatore di darsi le risposte in un viaggio fatto di immagini, sensazioni e analogie.
La narrazione si svolge in uno stretto connubio tra i Luoghi-Ordito espositivi di grande forza costituiti dal Museo Ridola, gli Ipogei Lanfranchi e gli Ipogei di Piazza Vittorio Veneto con i Temi-Trama proposti. Da questo intreccio, tramite suggestioni e corrispondenze emerge il significato, come i disegni in un tessuto. All’interno del Ridola si entrerà, come in un percorso iniziatico nelle caverne, in un Tunnel Spazio – Temporale che permette percorsi immersivi in realtà aumentata e multisensoriale
L’organizzazion